Replying to Grandi Storie, Grandi Uomini: Goal! Vivere un sogno
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Lady**MagicPosted: 27/4/2010, 23:00
Questo articolo in realtà non era previsto, ma ho visto un film pochi giorni fa che mi è piaciuto molto; perciò ho agito secondo ispirazione. Vi avviso che l'articolo contiene il finale del film, sotto spoiler. Buona lettura!

Magic wishes to you,
Lady Magic


Goal! Vivere un sogno

Ogni ragazzo adolescente sfiora più o meno a lungo il desiderio di diventare calciatore. Anche Santiago Munez coltiva questo sogno da quando era piccolo, e viveva in Messico con il severo padre, il fratellino e la nonna. Dopo essere emigrato a Los Angeles con la famiglia, si occupa della manutenzione delle piscine nelle grandi ville di Hollywood per racimolare i soldi per il viaggio in Inghilterra, dove potrà dedicarsi alla sua passione più grande: il calcio.
Nonostante suo padre tenti di ostacolarlo, grazie all'aiuto della nonna, Santiago parte per Londra, e lì conosce un ex calciatore che rimane impressionato dal suo talento calcistico, e decide di appoggiarlo nella sua carriera. Sostiene e supera un provino per il Newcastle United e viene ingaggiato per un periodo di prova nella squadra delle riserve.
Alla sua vera occasione di dimostrare la sua bravura, però, fallisce a causa di un problema di asma che ha taciuto ai medici e agli infermieri del team durante la visita di controllo. La società perciò decide di espellerlo, ma l'incontro fortuito con un calciatore professionista del Newcastle costringe Santiago a guardare in faccia i suoi sogni, e decidere se arrendersi per sempre o rialzare lo sguardo e andare avanti.

Santiago grazie all'intercessione del bomber Gavin Harris viene riammesso nel team, e dopo aver risolto il suo problema di salute, viene riconosciuto per il suo grande valore: viene inserito nella formazione della prima squadra nella partita di campionato decisiva per la qualificazione in Champions League del NewCastle. Il suo sogno si realizza quando, a pochi secondi dalla fine della partita, realizza su calcio di punizione il goal che regala alla sua squadra la vittoria e l'accesso alla massima competizione Europea, e consacra lui come uno dei più giovani campioni del mondo calcistico.


E' probabile che la visione di questo film avrà fatto torcere il naso a non poche persone: la critica non lo tiene granché in considerazione, i voti sono piuttosto bassi, i giornali lo considerano un lavoro al limite della sufficienza.
Io credo invece che anche se non è un capolavoro, è un film che lascia un segno in chi lo guarda, se riesce a guardarlo col cuore oltre che con gli occhi. Perchè l'urlo di Santiago quando segna, è l'urlo di un'anima che riesce ad arrivare nel posto in cui è nata per essere: il posto più adatto per noi è quello dove ci condurrà il nostro cuore.

Un dialogo tra Santiago e la sua fidanzata Roz:
Santiago: "Io non so dov'è la mia casa"
Roz: "Io sì: è verde e ha due porte senza campanelli"

La storia di Santiago Munez è una favola, che ci spinge a credere che anche i nostri sogni si possono realizzare, che anche la nostra anima può urlare di gioia. Se non ci credete, leggete la storia qui di seguito.



Dalla fantasia alla realtà: Lionel Messi

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Lionel Andrés Messi è nato a Rosario, in Argentina, nel 1987. Da piccolissimo dimostra un talento innato per il calcio, molto simile a quello di un suo connazionale, Diego Armando Maradona.
All'età di otto anni Lio comincia a manifestare una patologia da deficit di GH, l'ormone della crescita umano, per cui le sue fattezze rimangono quelle di un bambino piccolo, nonostante il tempo passasse.
Il suo problema fisico rischiò di bloccare la sua carriera nel mondo a cui apparteneva: il calcio. Ma il suo talento e la sua caparbietà ebbero la meglio: un osservatore del Barcelona, venuto dalla Spagna per vederlo giocare, nonostante il suo deficit ormonale improvvisò un tovagliolo un contratto che sottopose al padre di Lio, che gli avrebbe assicurato le cure necessarie per combattere la malattia.
Lio si trasferì con la sua famiglia in Spagna per affrontare la terapia, ma la cura si rivela pesante, ed è costretto a tacere le sue sofferenze per paura di essere espulso dalla squadra.


Oggi Lionel Messi è soprannominato La Pulce, è l'attuale vincitore del Pallone d'Oro ed è stato il primo calciatore a segnare un poker durante una partita di Champions League a eliminazione diretta lo scorso 6 aprile 2010.


Le favole possono diventare realtà.