| Il paradosso dell'altro
Gli uomini sono portati a distinguere gli eventi della vita in due grandi categorie: "quello che può succedere a me" e "quello che può succedere agli altri". In quest'ultimo gruppo sono compresi i grandi colpi di fortuna che posso cambiare la vita, come trovarsi al posto giusto al momento giusto, perdere un aereo e incontrare l'amore della vita, incontrare per caso una persona che può dare una svolta alla tua esistenza.
Insomma, in genere la mente spesso esclude automaticamente che possano verificarsi quelle che la gente comunemente definisce "circostanze fotuite" o "piccoli miracoli", gli avvenimenti e gli incontri capaci di ribaltare da un giorno all'altro le situazioni di ciascuno. Di ciascuno, appunto, tranne che di se stessi.
Bene, vorrei chiarire una cosa: tutto quello che accade agli altri, può accadere anche a voi. E perchè non dovrebbe? Forse perchè gli altri sono più belli, più bravi, più talentuosi, insomma, per dirla alla Darwin, più evolutivamente "adatti" a raggiungere lo scopo che voi vi siete prefissati? Beh, questo non è vero mai. Certo, voi non sarete perfetti, ma non lo sono nemmeno gli altri, per quanto lo possano apparire ai vostri occhi.
E i colpi di scena che rendono la vita così imprevedibile, e per questo così entusiasmante, possono accadere anche a voi!
Dopo questa premessa, vi chiederete: come posso girare anch'io sulla ruota della fortuna? Bene, innanzitutto, lo scetticismo non aiuta, anzi, è dannoso. Sarebbe come se la fortuna bussasse alla porta e non aprissimo per paura che sia uno scocciatore.
La fortuna va trattata come un ospite di riguardo; cioè dobbiamo aspettarla, prepararci per il suo arrivo, farle trovare trovare il cancello spalancato e un tappeto rosso sul pavimento! Ciò significa che dobbiamo alzarci dal letto ogni mattina sapendo che è iniziato il giorno giusto, il giorno in cui ci sarà la svolta, il giorno in cui la fortuna si presenterà all'appuntamento... e la fortuna è educata: se voi la inviterete, lei non si farà attendere!
Magic wishes to you,
Lady Magic
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