Grandi Storie, Grandi Uomini: Walter Elias Disney e "Biancaneve e i sette nani"

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Lady**Magic
view post Posted on 20/4/2010, 15:26




Questo articolo è un pò speciale, perchè inaugura un appuntamento settimanale dedicato ai personaggi che ci hanno insegnato qualcosa grazie alle loro esperienze e grandi capacità, ma soprattutto perchè parla del mio personaggio preferito, la figura a cui mi ispiro di più nella vita. Inutile aggiungere altro quando si parla di una persona così straordinaria, ma quello che oggi voglio raccontarvi non è la semplice biografia di un artista, che potete trovare ovunque, ma la storia di un uomo che è riuscito a realizzare un piccolo miracolo.

Magic wishes to you all,
Lady Magic


Walter Elias Disney e "Biancaneve e i sette nani"



Walter Elias Disney nasce a Chicago il 5 dicembre 1901, e fin da piccolo si appassiona alle arti visive, tanto che coltiva il sogno di diventare regista. Si trasferisce a Hollywood proprio per realizzare le sue aspirazioni, ma si rende conto che la regia di live-action è una strada a lui preclusa, per questo cambia campo e si dedica all'animazione, un settore più accessibile. Sarà la scelta più fortunata della sua vita.

Fonda uno studio di animazione specilizzato in cortometraggi, e secondo la leggenda, fu su un treno che ebbe l'ispirazione per il suo più famoso e amato personaggio, un certo Mickey Mouse, protagonista del primo cartoon con sonoro sincronizzato, Steamboat Willie.

Dopo una lunga serie di corti, Walt ha la grande idea: realizzare il primo lungometraggio di animazione, Snow white and the Seven Dwarfs.



Da piccolo, Walt aveva assistito a una proiezione muta di Biancaneve, a Kansas City, e forse fu in quel momento che la fiaba gli si insinuò nella mente. Nessuno all'inizio aveva intuito l'idea di Walt, che, per informare i suoi collaboratori dell'intenzione di creare un lungometraggio animato, una sera li riuscì tutti nel suo ufficio, e cominciò a recitare egli stesso le parti dei personaggi!

A tutti inizialmente sembrò una follia, nonostante l'entusiasmo del loro capo. Marc Davis, uno degli storici animatori Disney, ricorda che nessuno credeva alle potenzialità di questo film, e che molti gli chiedevano: “A chi vuoi che interessi un film a cartoni animati?”. Non erano i soli a nutrire dei dubbi: sulla stampa specializzata nel settore animazione, questo film era considerato come un disastro annunciato.

Ma Disney non si fece abbattere, e lavorò con passione al film.
Ollie Jonhston, un assistente animatore, racconta di quanto Walt riempisse di entusiasmo lui e i suoi colleghi, e li spingesse a migliorarsi continuamente: “Cercavamo sempre di migliorare noi stessi, non ci fermavano mai"
Woolie Reitherman, animatore in Biancaneve, ricorda che per lui, la differenza tra Walt e gli altri produttori di cartoni era la sua grande passione: “He wanted nothing but the best”, Non voleva altro che il meglio.
Frank Thomas, un altro collaboratore di Disney, confessa anche che nell’ambiente degli animatori c’era anche un po’ di paura che gli studi potessero fallire, perché nessuno, eccetto Walt, credeva realmente che Biancaneve avrebbe avuto successo.



Inizialmente Walt stimò che il budget per il film doveva aggirarsi intorno ai 250000 dollari, una cifra per quei tempi inconcepibile. Il suo desiderio di perfezione però richiese un aumento a 400000 dollari: il fratello Roy che gestiva le finanze era sempre più preoccupato.

“Io lavoro per passione, non per soldi” ripeteva Walt, ma a un certo punto i fondi per il film finirono, e quattro anni e mezzo di completa dedizione da parte della troupe rischiavano di risultare inutili. Fu messo in discussione il lavoro su cui si basavano le speranze di tutto lo studio, e l'atmosfera era tesa.

Fu Roy Disney ad avere l’idea per avere altri finanziamenti: mostrare il film ai dirigenti della Bank of America, per convincerli a investire sul loro lavoro. In quell’occasione Walt diede il meglio di sé. In alcuni punti il film non era ancora pronto, e le immagini in movimento erano sostituite da disegni fatti a mano o fotografie, così come mancava il sonoro e la musica: Walt recitava le battute e canticchiava le canzoni, e spiegava come si sarebbero dovute svolgere le scene nei dettagli.
Finita la proiezione, il banchiere uscì dalla sala in silenzio e con Walt che lo accompagnò alla macchina, e solo dopo che l’ebbe messa in moto, disse: “Quella roba vi farà fare un sacco di soldi”, e concesse il prestito.

Secondo Ron Clements, regista di Aladdin, La Sirenetta e del recente La principessa e il ranocchio, Biancaneve è stata una sfida nella sfida, perché se oggi i produttori di cartoni si aspettano più o meno successo, all’epoca la reazione del pubblico era un’incognita, e il futuro avrebbe potuto essere al 50% glorioso o tragico. Era questo che metteva in ansia l'intero studio di animazione.

La versione finale di Biancaneve venne terminata appena due settimane e mezzo prima della premiere, e agli studi mancavano sia il tempo che i soldi per promuoverne l’uscita, così furono gli animatori stessi, e Walt, che stamparono alcuni volantini e li distribuirono a Hollywood o li appesero ai pali del telefono.

Il giorno della prima, al Carthay Circe, c’era il tutto esaurito: anche moltissime star del cinema di allora presero parte all’evento.
Alla fine del film, tutti si alzarono ad applaudire. Il pubblico aveva reagito come Walt aveva sperato, cosa che, secondo i critici, doveva essere impossibile per un cartone animato, “nient’altro che un cartone animato”.

La presentazione di Biancaneve titolava: “See yourself what the genius of Walt Disney has created”, ovvero “Guardate voi stessi cos’ha creato il genio di Walt Disney”

Ma la figura di Disney sta tutta nel ricordo che di lui hanno tutti quelli che hanno lavorato con lui:

La straordinarietà di Walt Disney sta nella forza con cui inseguiva il suo sogno. È stato l’unico al mondo, nell’arco di una vita, a riuscire a realizzare un sogno dopo l’altro.




Edited by Lady**Magic - 20/4/2010, 22:02
 
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2 replies since 20/4/2010, 15:26
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MarcoA
view post Posted on 20/4/2010, 17:49




Che bella storia!
Infatti è tutto vero.
Avevo letto che, quando inaugurarono Disney World in Florida, Walt Diney era gia morto ed un giornalista si rivolse alla moglie: "Certo signora, se suo marito potesse vedere quello che è stato realizzato in questo parco......" e la moglie di Disney si rivolse al giornalista: "MA STA SCHERZANDO!!??? Mio marito aveva gia visto tutto questo molti anni prima!!!"

Un saluto
Giammarco

 
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AntonioIzzo
view post Posted on 26/4/2010, 20:13




Ciao Lady Magic! Il tuo articolo è bellissimo. Ci ricorda una cosa fondamentale: la storia e il nostro presente sono pieni zeppi di persone che hanno rincorso i loro sogni e li hanno realizzati. In questo Walt Disney è speciale. Oltre ad aver realizzato il suo di sogno, ha anche permesso a milioni e milioni di persone di trovare il coraggio di rincorrere i loro.
Mai arrendersi, mai farsi sopraffare dalle inevitabili difficoltà, perchè come ripeti spesso tu citando Zio Walt..."Se puoi sognarlo, puoi farlo!".
Saluti, Antonio :-)!
 
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2 replies since 20/4/2010, 15:26   453 views
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